Che cos'è la menopausa?
E' un passaggio fisiologico che corrisponde alla cessazione definitiva del ciclo mestruale.
La donna entra in menopausa, indicativamente tra i 45 e i 53 anni, quando è trascorso un anno dall'ultima mestruazione.
Da cosa è causata?
E' caratterizzata da una diminuzione e uno sbilanciamento di estrogeni, progesterone, FSH e LH,
questi ormoni oltre al ruolo riproduttivo, regolano l'equilibrio psicofisico femminile.
Quali sono i sintomi e i disturbi?
Il periodo che precede la cessazione del ciclo, pre-menopausa, è il più ricco di sintomatologie mentre quello successivo, post-menopausa, è il più esposto a patologie degenerative.
Vampate, insonnia, difficoltà di concentrazione e memoria, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, variazioni di umore, tachicardia, ipertensione, stitichezza e gonfiore, ritenzione idrica, diminuzione della libido, secchezza vaginale, cistiti, disturbi urogenitali, carenze nutrizionali, intolleranze alimentari, stress ossidativo, modificazione del metabolismo, aumento di colesterolo e trigliceridi, alterazione della glicemia, aumento di peso, ridistribuzione del grasso addominale, osteoporosi, perdita di tono della pelle e indebolimento dei capelli.
Quali sono le cause dei disturbi?
I sintomi e i disturbi sono l'espressione del tentativo del corpo ad adattarsi al cambiamento in atto, la loro tipologia ed intensità variano in ogni donna ed è influenzata dallo stile di vita.
Le ragioni di un quadro così vasto e complesso sono da ricercare soprattutto nell'influenza degli ormoni sull'asse ipotalamo-ipofisi che regola l'attività endocrina, la termoregolazione, il sonno, l'appetito, gli stati emotivi, il bilancio idrosalino e la pressione arteriosa, il metabolismo e molto altro.
Vari fattori interagiscono fra loro e predispongono la donna, che fino ad allora era protetta dagli ormoni, all'aumento del rischio cardiovascolare.
Teniamo presente che il rischio cardiovascolare è legato alla sindrome metabolica, che è correlata all'ipertensione, iperglicemia e alterazione del profilo lipidico.
La diminuzione degli estrogeni provoca secchezza vaginale e dolore nel rapporti e rende più facile la proliferazione di lieviti e batteri nelle vie urinarie e in vagina con conseguente aumento delle patologie urogenitali.
Perché cambia il peso?
La riduzione degli ormoni influenza il metabolismo e l'organismo consuma meno calorie con conseguente rischio di aumento di peso e ridistribuzione del grasso corporeo e aumento del girovita.
La sindrome metabolica è inoltre correlata all'aumento di peso e del grasso viscerale, e alla maggiore sedentarietà.
Cosa accade nell'intestino?
La riduzione dei livelli di estrogeni causa anche una riduzione della motilità intestinale, con un rallentamento del transito intestinale, stitichezza e una maggiore probabilità di sviluppare fermentazione e meteorismo, oltre che una maggiore predisposizione allo sviluppo di intolleranze alimentari.
Come possiamo aiutarci con l'alimentazione?
Bere 2 litri di acqua al giorno preferibilmente lontano dai pasti.
Consumare con cautela determinati alimenti, come: latte, zuccheri, cereali raffinati, glutine, carne soprattutto rossa, cibi industriali, sale, alcolici, uova, spinaci e bietole, tè nero e tè verde.
Alimenti da preferire sono invece: frutta e verdura, legumi, cereali integrali e pseudocereali privi di glutine, olii di prima spremitura a freddo, semi oleaginosi, pesce, bevande vegetali, spezie, erbe aromatiche, alghe, sale integrale, soia, tofu, tempeh, salvia, tisane, decotti, infusi, tè rosso, centrifugati e spremute.
Come possiamo aiutarci con l'esercizio fisico?
Fare giornalmente del movimento: almeno 20/30 minuti di passeggiata, praticare uno sport o attività fisica che si ritiene piacevole, rinvigorente o rilassante.
Per prevenire l’osteoporosi, preferire esercizi weight-bearing (passeggiare, salire le scale, pilates, ballo...), in cui muscoli ed ossa sostengono il peso del corpo lavorando contro la forza di gravità, aumentando la massa muscolare e la densità ossea.
Il movimento fortifica le ossa, mette in moto il metabolismo, detossifica l’organismo, apporta benefici alla circolazione e migliora l’umore liberando le endorfine.
Come affrontare questo periodo?
Tutto ciò non deve spaventare la donna che attraversa questo periodo ma semplicemente farle acquisire una gestione consapevole soprattutto del periodo della premenopausa, con particolare attenzione ad alimentazione, attività fisica e stile di vita.
Mantenere l'equilibrio psicofisico, seguire una adeguata integrazione, tenere sotto controllo i parametri attraverso una visita ginecologica, analisi, MOC, controllo del peso e del giro vita e monitoraggio della pressione arteriosa, significa mettere in atto una buona prevenzione per affrontare la menopausa in salute, energia e serenità.
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